Aglio orsino: tutto il gusto della primavera

Aglio orsino: tutto il gusto della primavera

Negli ultimi anni, l’aglio orsino ha riacquistato sempre più notorietà, probabilmente grazie al fatto di ricordare l’aglio dal punto di vista aromatico e del gusto, ma senza causare imbarazzanti inconvenienti come l’alito pesante. Inoltre, è particolarmente digeribile e ricco di principi attivi.

Origine

L’aglio orsino era già noto nella preistoria, oltre cinquemila anni fa, ed era particolarmente apprezzato anche nell’antichità presso Greci, Romani, Celti e Germani. Questi ultimi non consumavano questa bulbacea solamente per il fatto di essere tra le prime erbe a fiorire in primavera, ma anche perché credevano che gli orsi (animali particolarmente ghiotti di questo aglio che non a casa definiamo “orsino”) trasferissero la loro forza su determinate piante ed erbe: in questo modo, consumando l’aglio orsino, si credeva di poter assumere lo stesso vigore di un orso.

È un’erba spontanea che cresce in tutta Europa e nell’Asia settentrionale: predilige i boschi di latifoglie ombrosi e le zone umide, tuttavia è possibile coltivarla anche nel proprio orto, purché il terreno sia umido e ricco di humus.

Questa erba cresce solamente in un periodo limitato dell’anno, tra marzo e maggio, mentre le foglie vengono preferibilmente raccolte prima della fioritura per evitare la dispersione dell’aroma.

Suggerimenti

Attenzione durante la raccolta nel bosco! Le foglie di colchico e di mughetto, due piante molto velenose, hanno una forma che ricorda quella dell’aglio orsino. In caso di incertezza, è sempre consigliabile eseguire un test olfattivo: se le foglie hanno un odore che ricorda l’aglio, si tratta effettivamente di aglio orsino.

Proprietà

L’aglio orsino è noto anche per le sue proprietà curative: le sue foglie verdi hanno un’azione antibatterica e antimicotica. Agendo positivamente sulla circolazione sanguigna e impedendo l’aggregazione di trombociti, trova impiego in molte preparazioni officinali.

Aroma

Le foglie di aglio orsino, sfregandole, rilasciano un odore che ricorda molto l’aglio: questo è dovuto principalmente ai composti di zolfo presenti in grande quantità nell’aglio orsino. A differenza dell’aglio, però, questi composti sono maggiormente legati a sostanze proteiche. Di conseguenza, dopo il consumo, non rilascia lo stesso cattivo odore tipico dell’aglio comune.

Utilizzo

Le foglie vengono utilizzate sempre fresche, facendo tuttavia sempre attenzione che non vengano impiegate durante l’intera cottura, altrimenti perdono tutto il loro aroma. Si consiglia quindi di aggiungere le foglie di aglio orsino a fine cottura, prima di servire o a scopi decorativi.